"la società, una volta raggiunto lo stadio avanzato della produzione di massa, produce la propria distruzione.”
http://ita.anarchopedia.org/Ivan_Illich#Le_opere
Herman Daly scrive: " Sviluppo sostenibile significa ... investire nel capitale naturale e nella ricerca scientifica sui cicli biogeochimici globali che sono la base della sostenibilità della biosfera". http://www.miw.it/Principi.htm
"Decrescita è un termine coniato da Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della bioeconomia. Decrescita indica un sistema economico basato su principi ecologici, in contrapposizione con quelli che regolano i sistemi vincolati alla crescita economica. "
http://it.wikipedia.org/wiki/Decrescita
"Dobbiamo inventare una nuova economia il cui scopo sia la gestione delle risorse e il controllo razionale del progresso e delle applicazioni della tecnica, per servire i reali bisogni umani, invece che l’aumento dei profitti o del prestigio nazionale o le crudelta’ della guerra. Dobbiamo elaborare una economia della sopravvivenza, anzi della speranza, la teoria di un’economia globale basata sulla giustizia, che consenta l’equa distribuzione delle ricchezze della Terra fra i suoi abitanti, attuali e futuri. E’ ormai evidente che non possiamo piu’ considerare le economia nazionali come separate, isolate dal piu’ vasto sistema globale.Come economisti, oltre a misurare e descrivere le complesse interrelazioni fra grandezze economiche, possiamo indicare delle nuove priorita’ che superino gli stretti interessi delle sovranita’ nazionali e che servano invece gli interessi della comunita’ mondiale. Dobbiamo sostituire all’ideale della crescita, che e’ servito come surrogato della giusta distribuzione del benessere, una visione piu’ umana in cui produzione e consumo siano subordinati ai fini della sopravvivenza e della giustizia."
http://ita.anarchopedia.org/Ivan_Illich#Le_opere
Herman Daly scrive: " Sviluppo sostenibile significa ... investire nel capitale naturale e nella ricerca scientifica sui cicli biogeochimici globali che sono la base della sostenibilità della biosfera". http://www.miw.it/Principi.htm
"Decrescita è un termine coniato da Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della bioeconomia. Decrescita indica un sistema economico basato su principi ecologici, in contrapposizione con quelli che regolano i sistemi vincolati alla crescita economica. "
http://it.wikipedia.org/wiki/Decrescita
"Dobbiamo inventare una nuova economia il cui scopo sia la gestione delle risorse e il controllo razionale del progresso e delle applicazioni della tecnica, per servire i reali bisogni umani, invece che l’aumento dei profitti o del prestigio nazionale o le crudelta’ della guerra. Dobbiamo elaborare una economia della sopravvivenza, anzi della speranza, la teoria di un’economia globale basata sulla giustizia, che consenta l’equa distribuzione delle ricchezze della Terra fra i suoi abitanti, attuali e futuri. E’ ormai evidente che non possiamo piu’ considerare le economia nazionali come separate, isolate dal piu’ vasto sistema globale.Come economisti, oltre a misurare e descrivere le complesse interrelazioni fra grandezze economiche, possiamo indicare delle nuove priorita’ che superino gli stretti interessi delle sovranita’ nazionali e che servano invece gli interessi della comunita’ mondiale. Dobbiamo sostituire all’ideale della crescita, che e’ servito come surrogato della giusta distribuzione del benessere, una visione piu’ umana in cui produzione e consumo siano subordinati ai fini della sopravvivenza e della giustizia."
Manifesto per una economia umana Nicholas Georgescu-Roegen :: Kenneth Boulding :: Herman Daly a Nyach
http://www.carta.org/campagne/decrescita/documenti/9616
"Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è come la regina rossa del racconto di Alice ‘Al di là dello specchio’: corre più veloce che può e resta sempre ferma al suo posto. Il PIL dovrebbe essere depurato dai costi della produzione di armi e di mantenimento degli eserciti, costi che non hanno niente a che fare con la difesa. Dovrebbe essere depurato anche dai costi del pendolarismo e dell’inquinamento. Quando qualcuno inquina qualche cosa e qualcun altro depura, le spese per la depurazione fanno aumentare il PIL, ma il costo dei danni arrecati dall’inquinamento non viene sottratto, il che, ovviamente, è ridicolo. Ho condotto una campagna per cambiare il nome del PIL in CIL, cioè ‘costo interno lordo’ perché rappresenta quello che dobbiamo produrre per restare al punto di partenza o per fare minimi passi avanti. Il consumo è una forma di degrado, è una cosa negativa, non positiva. Il prodotto fisico finale della vita economica è rappresentato dai rifiuti"
K. Boulding, ""The economics of the coming Spaceship Earth", in: H. Jarrett (editor), "Environmental quality in a growing economy", Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1966, p. 3-14 in:Kenneth Boulding (1910-1993) di GiorgioNebbia /
http://www.altronovecento.quipo.it/numero2persone1.html
"La riflessione sui costi ecologici conduce-il precursore dell'ideologia politica- Charbonneau a enunciare un principio di filosofia della tecnica:”Lo sviluppo indefinito della potenza in uno spazio-tempo finito è impossibile”. Charbonneau sottolinea il carattere irrazionale della logica produttivistica. L’economia moderna non può evitare le crisi, se non crescendo senza sosta:” L’economia dinamica avanza sempre più in fretta, come un cane che insegue la sua coda”. Il culto del progresso economico, identificato con il progresso sociale, conduce ad una situazione paradossale dove non si tratta più di produrre per consumare, ma piuttosto di stimolare il consumo per evitare il crollo dell’apparato produttivo e mantenere un livello occupazionale costantemente rimesso in discussione dall’innovazione tecnologica. L’economia finisce per essere al servizio principalmente di se stessa."
ECOLOGIA E LIBERTA’.B. CHARBONNEAU PRECURSORE DELL’ECOLOGIA POLITICA
Traduzione ricavata dal capitolo VII del libro di Daniel Cérézuelle Ecologie et liberté. Bernard Charbonneau précurseur de l’écologie politique. Testo pubblicato dalle Edizioni Parangon, 2006, nella collana L’Après-développement diretta da Serge Latouche in:
http://www.filosofiatv.org/index.php?topic=decrescita
“Una politica di bassi consumi di energia permette un’ampia scelta di stili di vita e di culture. Se invece una società opta per un elevato consumo di energia, le sue relazioni sociali non potranno che essere determinate dalla tecnocrazia e saranno degradanti comunque vengano etichettate, capitaliste o socialiste.”
Ivan Illich, Elogio della bicicletta,ed. Bollati Boringhieri, To 2006
"La decrescita dovrebbe essere organizzata non soltanto per preservare l'ambiente ma anche per ripristinare il minimo di giustizia sociale senza la quale il pianeta è condannato all'esplosione. Sopravvivenza sociale e sopravvivenza biologica sembrano dunque strettamente legate. I limiti del patrimonio naturale non pongono soltanto un problema di equità intergenerazionale nel condividere le disponibilità, ma anche un problema di giusta ripartizione tra gli esseri attualmente viventi dell'umanità. La decrescita non significa un immobilismo conservatore. La saggezza tradizionale considerava che la felicità si realizzasse nel soddisfare un numero ragionevolmente limitato di bisogni. L'evoluzione e la crescita lenta delle società antiche si integravano in una riproduzione allargata ben temperata, sempre adattata ai vincoli naturali. Organizzare la decrescita significa, in altre parole, rinunciare all'immaginario economico, vale a dire alla credenza che di più è uguale a meglio. Il bene e la felicità possono realizzarsi con costi minori. Riscoprire la vera ricchezza nel fiorire di rapporti sociali conviviali in un mondo sano può ottenersi con serenità nella frugalità, nella sobrietà e addirittura con una certa austerità nel consumo materiale" Serge Latouche
"Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è come la regina rossa del racconto di Alice ‘Al di là dello specchio’: corre più veloce che può e resta sempre ferma al suo posto. Il PIL dovrebbe essere depurato dai costi della produzione di armi e di mantenimento degli eserciti, costi che non hanno niente a che fare con la difesa. Dovrebbe essere depurato anche dai costi del pendolarismo e dell’inquinamento. Quando qualcuno inquina qualche cosa e qualcun altro depura, le spese per la depurazione fanno aumentare il PIL, ma il costo dei danni arrecati dall’inquinamento non viene sottratto, il che, ovviamente, è ridicolo. Ho condotto una campagna per cambiare il nome del PIL in CIL, cioè ‘costo interno lordo’ perché rappresenta quello che dobbiamo produrre per restare al punto di partenza o per fare minimi passi avanti. Il consumo è una forma di degrado, è una cosa negativa, non positiva. Il prodotto fisico finale della vita economica è rappresentato dai rifiuti"
K. Boulding, ""The economics of the coming Spaceship Earth", in: H. Jarrett (editor), "Environmental quality in a growing economy", Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1966, p. 3-14 in:Kenneth Boulding (1910-1993) di GiorgioNebbia /
http://www.altronovecento.quipo.it/numero2persone1.html
"La riflessione sui costi ecologici conduce-il precursore dell'ideologia politica- Charbonneau a enunciare un principio di filosofia della tecnica:”Lo sviluppo indefinito della potenza in uno spazio-tempo finito è impossibile”. Charbonneau sottolinea il carattere irrazionale della logica produttivistica. L’economia moderna non può evitare le crisi, se non crescendo senza sosta:” L’economia dinamica avanza sempre più in fretta, come un cane che insegue la sua coda”. Il culto del progresso economico, identificato con il progresso sociale, conduce ad una situazione paradossale dove non si tratta più di produrre per consumare, ma piuttosto di stimolare il consumo per evitare il crollo dell’apparato produttivo e mantenere un livello occupazionale costantemente rimesso in discussione dall’innovazione tecnologica. L’economia finisce per essere al servizio principalmente di se stessa."
ECOLOGIA E LIBERTA’.B. CHARBONNEAU PRECURSORE DELL’ECOLOGIA POLITICA
Traduzione ricavata dal capitolo VII del libro di Daniel Cérézuelle Ecologie et liberté. Bernard Charbonneau précurseur de l’écologie politique. Testo pubblicato dalle Edizioni Parangon, 2006, nella collana L’Après-développement diretta da Serge Latouche in:
http://www.filosofiatv.org/index.php?topic=decrescita
“Una politica di bassi consumi di energia permette un’ampia scelta di stili di vita e di culture. Se invece una società opta per un elevato consumo di energia, le sue relazioni sociali non potranno che essere determinate dalla tecnocrazia e saranno degradanti comunque vengano etichettate, capitaliste o socialiste.”
Ivan Illich, Elogio della bicicletta,ed. Bollati Boringhieri, To 2006
"La decrescita dovrebbe essere organizzata non soltanto per preservare l'ambiente ma anche per ripristinare il minimo di giustizia sociale senza la quale il pianeta è condannato all'esplosione. Sopravvivenza sociale e sopravvivenza biologica sembrano dunque strettamente legate. I limiti del patrimonio naturale non pongono soltanto un problema di equità intergenerazionale nel condividere le disponibilità, ma anche un problema di giusta ripartizione tra gli esseri attualmente viventi dell'umanità. La decrescita non significa un immobilismo conservatore. La saggezza tradizionale considerava che la felicità si realizzasse nel soddisfare un numero ragionevolmente limitato di bisogni. L'evoluzione e la crescita lenta delle società antiche si integravano in una riproduzione allargata ben temperata, sempre adattata ai vincoli naturali. Organizzare la decrescita significa, in altre parole, rinunciare all'immaginario economico, vale a dire alla credenza che di più è uguale a meglio. Il bene e la felicità possono realizzarsi con costi minori. Riscoprire la vera ricchezza nel fiorire di rapporti sociali conviviali in un mondo sano può ottenersi con serenità nella frugalità, nella sobrietà e addirittura con una certa austerità nel consumo materiale" Serge Latouche
http://www.decrescita.it/
Gli otto obiettivi per una decrescita serena: “ rivalutare, riconcettualizzare, ristrutturare, ridistribuire, rilocalizzare, ridurre, riutilizzare, riciclare”.
“ Tutto ciò delinea un’utopia nel miglior senso del termine, vale a dire la costruzione intellettuale di un funzionamento ideale, ma al tempo stesso concreta in quanto parte da dati esistenti e da evoluzioni realizzabili. Si tratta di un altro modo , desiderabile, necessario e possibile se lo vogliamo.”
Serge Latouche ,Breve trattato sulla decrescita serena,ed.Bollati Boringhieri,To 2008
"Secondo Capra, l'origine dello squilibrio attuale, a ogni livello (ecologico, sociale, spirituale) è nell'errore di percezione che sta alla base della scienza moderna.Si deve passare "dalla crescita materiale alla crescita interiore". Questo è il "punto di svolta". "(1982) in:
FRITJOF CAPRA/
http://www.multisensorialmente.it/autori/fritjof-capra.htm
Siti:
http://www.filosofiatv.org/
http://www.decrescita.it/Gli otto obiettivi per una decrescita serena: “ rivalutare, riconcettualizzare, ristrutturare, ridistribuire, rilocalizzare, ridurre, riutilizzare, riciclare”.
“ Tutto ciò delinea un’utopia nel miglior senso del termine, vale a dire la costruzione intellettuale di un funzionamento ideale, ma al tempo stesso concreta in quanto parte da dati esistenti e da evoluzioni realizzabili. Si tratta di un altro modo , desiderabile, necessario e possibile se lo vogliamo.”
Serge Latouche ,Breve trattato sulla decrescita serena,ed.Bollati Boringhieri,To 2008
"Secondo Capra, l'origine dello squilibrio attuale, a ogni livello (ecologico, sociale, spirituale) è nell'errore di percezione che sta alla base della scienza moderna.Si deve passare "dalla crescita materiale alla crescita interiore". Questo è il "punto di svolta". "(1982) in:
FRITJOF CAPRA/
http://www.multisensorialmente.it/autori/fritjof-capra.htm
Siti:
http://www.filosofiatv.org/
Ivan Illich: libri zippati:
http://www.altraofficina.it/ivanillich/default.htm
http://www.fritjofcapra.net/
Libri:
Georgescu-Roegen, Bioeconomia, Torino: Bollati Boringhieri 2004.
Bernard Charbonneau "Il sistema e il caos", Arianna Editrice - 2000
Herman E. Daly: Oltre la crescita Edizioni di Comunità- Collana: Territori di Comunita' 2001
Ivan Illich : La Convivialità, Red edizioni, 1993 Descolarizzare la società , ed. Mondadori, Milano 1972
Serge Latouche :
L'occidentalizzazione del mondo, traduzione di Alfredo Salsano, Bollati Boringhieri, 1992
La scommessa della decrescita, Feltrinelli, Milano, 2007
Decolonizzare l'immaginario, il pensiero creativo contro l'economia dell'assurdo, Editrice Missionaria Italiana, Bologna, 2004
La fine del sogno occidentale. Saggio sull'americanizzazione del mondo (Le planète uniforme), Elèuthera, 2002.
Come sopravvivere allo sviluppo : dalla decolonizzazione dell'immaginario economico alla costruzione di una società alternativa , Bollati Boringhieri, Torino, 2005
Fritjof Capra:
La rete della vita, RCS, Milano /La rete della vita, Rizzoli, 2001
La scienza della vita, Rizzoli, 2002
La scienza universale. Arte e natura nel genio di Leonardo, Rizzoli, 2007
Il Tao della fisica Adelphi - 1982
Il Punto di Svolta Scienza, società e cultura emergente , Feltrinelli - settembre 1984
Ecoalfabeto L'orto dei bambini Stampa Alternativa - 2005
Jacques Ellul : La tecnica. Rischio del secolo, Giuffré, Milano, 1969 (La technique ou l'enjeu du siècle, Paris: Armand Colin, 1954).
La speranza dimenticata, Queriniana, 1975 (L'espérance oubliée. Paris: Gallimard, 1972). Anarchia e cristianesimo, Elèuthera, Milano, 1993 (Anarchie et christianisme, Lyon: Atelier de Création Libertaire, 1988).
Gianfranco Bologna, Manuale della sostenibilità Idee, concetti, nuove discipline capaci di futuro , ed. Ambiente 2008
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